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Il Lago allagato

Organizzatore escursione: Andrea, Massimo e Daniela
Partecipanti: Massimo Maxia, Daniela Sanna, Marco Erbì, Riele Mereu, Andrea Loi
Data: 21/02/2010
Tipo: speleologia
Grotta: Il Lago
Località e comune: Iglesias (Carbonia Iglesias)
 
Mercoledì 17/02/2010 ci si vede in sede come di consueto e, dopo lo stress da esame subito ormai da diverse settimane un po’ da tutti coloro che hanno voluto mettere alla prova se stessi, ( me compreso), io, Massimo e Daniela ci chiediamo: < e se ci facciamo una grotta domenica? >

Passiamo quindi alla ricerca della grotta e gratta gratta  nel nostro magico Pc, i commenti sono:

<no questa no, no questa è troppo piccola, no questa l’ho già fatta da poco e alla fine dopo tanto frugare eccola. Il Lago, si proprio lei, l’abbiamo scelta o lei ha scelto noi.

A questa avventura si aggiungono in scheda anche Riele noto Gab, Marco Er, e Micky Mu, peccato che nessuno la conosce…, la grotta intendo !!! Ma non ci scoraggiamo, almeno sappiamo dove si trova, per le altre indicazioni abbiamo i nostri informatori. Possiamo a questo punto prelevare l’attrezzatura a cui ci pensa il buon Max.

Appuntamento alle 08.30 al K2

Arriva domenica ma non ho mica tanta voglia di alzarmi dal mio letto caldo, anche perché devo ancora cucinare qualcosa di pronto, non si sa mai che ci piova addosso e non riusciamo neanche ad accendere un fuoco. Scrollo di dosso un po’ di mandronia  e preparo il menù del giorno, lenticchie con salsiccia al tegame. Tanto ormai dobbiamo ballare e balliamo

Ci troviamo al K2 ma Micky Mu non ci raggiunge e puntualmente ( mica tanto), partiamo, anche perché la discoteca è chiusa …., avrei fatto due salti,mah
Il tempo è buono, arriviamo al megaparcheggio di Cuccuru-Tiria dove ci attende Gab.

Lui è già pronto, forse ha dormito li, mah…

Ci prepariamo e ci avviamo, la campagna è ancora allagata anche se non come la settimana precedente. Troviamo l’imboccatura del pozzo coperto da fresche frasche e dopo averlo liberato armiamo un coniglio innocuo e lo appendiamo per le orecchie. Lui ci sorreggerà per il primo tratto di pozzo dove Max Max ha spianato il percorso iniziale. Subito dopo l’armo di testa praticato nella parte esterna del pozzo su due fix, ha eseguito un frazionamento quasi all’imboccatura del pozzo, e un altro ancora a otto metri di distanza circa dove è stato necessario uno spostamento utilizzando un cordino. Ci caliamo tutti sino ad arrivare su di un terrazzino e dopo di che provo ad armare il proseguo ma già a prima vista il lago sembra allagato, molto allagato, troppo allagato. Faccio un altro coniglio e anche questo lo appendo per le orecchie ( non si sa mai che scappi ) su due anelli che abbiamo fissato su due roc, mi calo, fraziono in uno spuntone grosso grosso, proseguo per un metro e mi fermo. Acqua, tanta acqua, troppo alta per i miei stivali, ci vuole uno scafandro e tante branchie.

Provo a spostarmi dall’altra parte del terrazzino e armo da quel punto utilizzando dei cordini su due colonne. Non cambia una virgola, ancora acqua, troppa per poter proseguire. Faccio un altro tentativo ma niente da fare. Chiedo agli amici se mi vogliono raggiungere giusto per non dire che non abbiamo fatto un buco nell’acqua e mi raggiunge Marco che, dopo tanti impedimenti che lo hanno tenuto lontano dall’attività è rimasto un po’ deluso… un vero pacco.

E si, qualcuno ci ha messo un tappo quaggiù e le piogge infinite di questo infinito inverno hanno riempito oltremodo questa grotta limitando quindi la nostra esplorazione.

Non possiamo fare altro che avviarci verso l’uscita, Dany sale per prima e io chiudo la porta.

Quando siamo tutti fuori raccogliamo tutto l’ambaradam e, un po’ delusi ma contenti perché in superficie ci ha accolto il sole, rientriamo verso le macchine. Appena faccio un passo però, un asparago mi aggredisce e subito chiedo aiuto ma c’è solo Dany in quel momento; gli altri si sono già allontanati.

Inferociti però la aggrediscono e si impossessano di lei, abbiamo dovuto lottare parecchio per liberarci di questi esseri verdi detti asparagi ma dovevamo pur rientrare alle macchine e raggiungere gli altri anche perche la fame si iniziava a sentire. Erano già le tre circa e che caz…

Purtroppo però non eravamo abbastanza organizzati per uccidere quegli esseri verdi che ci hanno assalito ma ci siamo comunque accontentati con l’ottima faggiolata di Daniela e Max, lenticchie con salsicce, vino e sformato di Marco e le due varietà di grappe di Gab.

Categoria: Attività, Primo Piano, Relazioni, Speleologia

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