Articoli Commenti

G.S.A.G.S. » Attività, Primo Piano, Relazioni, Speleologia » Armando la Torpado

Armando la Torpado

ATTIVITA’:Speleologia
DATA: 18/01/2009
COMUNE: Iglesias
LOCALITA’:  Cuccuru Tiria
CAVITA’, GOLA O SENTIERO: Grotta Torpado
PARTECIPANTI Valentina, Sadia, Daniela, Massimiliano, Renato, Roberto, Carlo, tutti GSAGS

Mercoledì sono andata in sede con un’idea ben chiara in testa: ”voglio fare grotta, voglio esercitarmi ad armare o a disarmare!”
Appena arrivata in sede ho espresso le mie intenzioni a Sadia, che subito mi è stata complice! Decidiamo così di andare alla Torpado a Domusnovas; appendiamo la scheda di uscita dove si iscrivono anche Daniela, Massimiliano, Renato, Roberto e Carlo.
Appuntamento domenica al k2 all’08:15, arrivo un po’ in ritardo, faccio equipaggio con Carlo e Sadia e subito partiamo!!
Arriviamo al campo di Cuccurutiria alle 09:00: vestizione e poi piccolo giro in cerca della Torpado.
Appena la troviamo io e Sadia ci guardiamo e con il pari e dispari decidiamo chi arma e chi disarma….ARMO IO!!!
Mi sento tutta tesa ed  emozionata… dopo il corso questa è la prima grotta che armo!
Mi preparo il sacco: prendo un ‘estremità della corda, gli faccio un nodo savoia e un nodo a otto, lo infilo nel sacco e comincio a filare la corda.
Mi appendo cordini, fettucce e una bandoliera con tutti i plg ed anelli.
Ok sono pronta; prendo visione dell’ ingresso della grotta; Carlo mi sta vicino come un vero maestro, mi fa arrivare alle soluzioni senza svelarmele; attorno a me tutti i compagni sono molto attenti… questa è un’ uscita per esercitarci!!! Il primo armo è naturale: un otto inseguito attorno ad una pianta di ulivo.
Il secondo è un armo di testa in parallelo effettuato con l’utilizzo di un cordino.
Ok: mi faccio la chiave e comincio a calarmi…il primo saltino è di circa 2 metri, volendo si può fare pure in libera, passo un cordino in una clessidra e faccio il primo frazionamento, così Carlo può scendere a controllarmi.
Mi sembra tutto così strano, mi sento tesa, ho paura di fare qualche cazzata, di farmi male, è tutto diverso rispetto ad armare a Sant ‘Elia, il buio ha un suo fascino ma è sempre un’ incognita…
La mia esercitazione continua…faccio un armo di testa in parallelo e inizio a calarmi in una discesa di circa 20 metri…scendo piano piano…la corda flette…mammaaaaaaaa….rallento… vado ancora più piano… che emozioneeeeeeee!!!!
Terra terra… respiro, sono tutta intera!!!!
Mi siedo su una roccia e aspetto i miei compagni.
Appena ci siamo tutti iniziamo a gironzolare per la grotta…da dove iniziamo? Carlo mi chiede il rilievo…mmmm ehmmm l’ho dimendicato a casa.. azzz allora cerco Sadia.. anche Sadia l’ha dimenticato… Massy… pure lui!! Minzega siamo proprio approssimativi…Carlo si  ricorda la grotta a grandi lineee e questo fa sì che ci infiliamo in ogni buco che incontriamo!!!! La grotta è proprio bellina, molto concrezionata, poverina purtroppo l’hanno devastata, le hanno spezzato tutte le stalattiti…che stronzi.
Il tempo passa veloce, la compagnia è ottima, e i due neo speleologi Renato e Roberto se la cavano benissimo!!
Dopo un po’ dentro di me comincia a nascere una specie di angoscia, mi guardo attorno e mi rendo conto che non so più dove sono, ho perso completamente l’orientamento…. aiutooooo!
Meno male che Carlo e Sadia sanno benissimo dove siamo e così iniziamo a risalire!! Usciamo dalla grotta alla luce del sole, un sole caldissimo, un cielo limpidissimo… rientrando al campo raccogliamo un po’ di legna anche se poi nessuno aveva carne da arrostire! Ma si sa, il fuoco fa sempre atmosfera  e compagnia! Come menù abbiamo: malloreddus e porcini di Renato, tortiglioni bottarga e pesto di Roberto, io ho fatto mezzo chilo di lenticchie… in effetti un po’ troppe, ma mi piace eccedere nella speranza che portino scascionate di soldi! Sadia ha fatto un tortino di patate bietole e besciamella e infine Daniela ha fatto cipolle e patate arrosto… tutto veramente squisito! Come al solito abbiamo ripreso tutte le calorie perse in grotta! Ma non è finita qua: avevamo pure il dolce: chiacchere e zeppole accompagnate da un vino dolce (Nasco) che ha portato Renato. Siamo rimasti a chiaccherare attorno al fuoco sino a tardi….per me è stata una giornata magnifica ricca di emozioni… l’unica cosa che mi è mancata è stato il liquore al cioccolato e cannella di Sadia!!  Sarà per la prossima volta (capito Sadia??)!!
Ringrazio tutti i miei compagni e maestro Carlo per la fiducia datami!!!
Alla prossima avventura

Categoria: Attività, Primo Piano, Relazioni, Speleologia · Tag:

Non è possibile commentare